309 vittime, 1.600 feriti e 70.000 sfollati.
Il tempo si è fermato per sempre, nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 a L’Aquila.
Erano le 03:32 e una serie di violente scosse, colpivano il capoluogo d’Abruzzo devastando la città.
A distanza di 14 anni ancora container, fili, cantieri e transenne a delimitare lavori interminabili.
Il volto della città è ormai irrimediabilmente cambiato e l’eco di quel boato, è entrato nel sotto pelle dei reduci coprendo di buio e polvere, perfino la speranza.
L’Aquila 2009: una ferita mai sanata al cuore dell’Italia e della nostra comunità abruzzese.